Nicolò Rocco, senior partner di GreenGo società benefit, è intervenuto alla tavola rotonda “Governare la transizione ecologica delle imprese: il bilancio di sostenibilità e le sue relazioni con gli altri strumenti di compliance” nel corso di Duezerocinquezero, forum nazionale sulla sostenibilità e l’energia che si è tenuto a Padova dal 9 all’11 maggio.
Alla discussione hanno partecipato Antonio Candotti (Fieldfisher), Stefano Falocco (Fondazione Ecosistemi), Gianni Scarfone (Azienda Trasporti Bergamo), Alessandro Manzardo (Unipd) e Marina Verderajme (G.I.D.P.).
“Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad un’evoluzione esponenziale nell’attenzione alla sostenibilità da parte delle istituzioni e dell’opinione pubblica. Sensibilità addirittura accelerata dalla pandemia, ma oggi a rischio per le conseguenze del conflitto in Ucraina. Questo mi porta a dire che gli ambiti su cui agire per favorire l’alleanza tra pubblico e privato nel segno della transizione ecologica sono di triplice natura.
A livello normativo sarà determinante la nuova direttiva europea sulla rendicontazione di sostenibilità, che supererà la DNF, e gli strumenti di accountability dovranno diventare sempre più presenti nei bandi.
A livello culturale anche gli enti locali dovranno integrare nel loro linguaggio e nella loro programmazione gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Il DUP, i Bilancio Sociale o i Bilanci Ambientali hanno superato l’impostazione meramente finanziaria della rendicontazione, ma devono evolvere verso strumenti nuovi. In tal senso un bell’esempio è il Bilancio di Fine Mandato redatto secondo la logica degli SDGs dal Comune di Padova.
Infine, serve un’azione abilitante. Nel PNRR sono contenuti obiettivi ambiziosi, ma se non si creano forme di co-progettazione rischiano di rimanere sulla carta”